Molto bene, ieri, domenica pomeriggio, mi sono trovata nella balzana situazione di aver voglia di prepararmi qualche dolcetto coccola per la colazione della settimana (anche questa è un'eredità della mia amica canadese) ma essere senza uova perché il giorno prima il malvagissimo famiglio saltellando per la cucina era riuscito nell'intento che incredibilmente per una volta avevo mancato io: la rottura dell'intera confezione di uova prima del loro arrivo al rifugio sicuro del frigorifero..
Permettetemi una breve divagazione: nell'antro la settimana non è composta da 7 giorni canonici, bensì da 8, da quando è stato introdotto ufficialmente il dormedì e vado a spiegarmi meglio sulla composizione di quella che continuerò a chiamare seppur erroneamente settimana:
Lunedì: 00.00-24.00
Martedì: 00.00-24.00
Mercoledì: 00.00-24.00
Giovedì: 00.00-24.00
Venerdì: 00.00-24.00
Dormedì: 00.00-12.00
Sabato: 12.00-24.00
Dormedì: 00.00-12.00
Domenica:12.00-24.00
Ed ecco chiara l'introduzione di un nuovo giorno di 24 ore, nel week end che viene recuperato tra sabato e domenica.
Durante il dormedì è severamente vietato disturbare la strega.. la quale tanto non risponde perché immersa in sonno profond... ehm meditazione spirituale ritemprante.
Quindi capite che ritrovarsi la domenica pomeriggio senza uova e senza la benché minima intenzione di scendere al supermercato aperto la domenica pomeriggio a 300 m da casa (no non fatevi strane idee.. nessun valore morale di sorta, solo ed esclusivamente enorme pigrizia all'idea di scendere i 3 piani e risalirli a spesa effettuata) con il desiderio di cucinare un dolce per la colazione porta ad un conflitto interiore serissimo..
Risolto così (lasciandosi liberamente ispirare da una ricetta di biscotti senza uova tratta da questo sito):
Biscotti per le colazioni della lavoratrice entusiasta
Ingredienti:
- 260 gr di farina di semola rimacinata (ma la 00 normale va benissimo lo stesso)
- 220 gr di zucchero di canna
- 100 gr di burro
- 80 gr di cacao amaro
- buccia d'arancia
- 30 ml di latte
-
1 cucchiaino di cannella
-
1/2 cucchiaino di zenzero
-
1/2 cucchiaino di bicarbonato
Procedimento:
Ho impastato a mano il burro a fiocchetti con lo zucchero di canna, dopodiché ho aggiunto poco per volta la farina.
Incorporata la farina ho unito tutti gli altri ingredienti (in realtà il cacao l'ho aggiunto a occhio così come lo zenzero e la cannella.. ma tant'è..)
Ho lasciato riposare in frigo per un'ora il composto sorseggiandomi una buona tazza di caffè americano (miscela natalizia leggermente speziata) macchiato appena e guardando "Il grande Gatsby" una storia molto più vicina alla realtà di quanto a prima vista appaia e Gatsby molto più vicino a me di quanto io stessa sia disposta ad ammettere..
Ho steso l'impasto per uno spessore variabile tra i 3 e gli infinito mm (se voi riuscite ad essere un minimo più regolari tanto meglio..) e ne ho fatti 30 rettangoli.. abbondantemente irregolari (stesso discorso di prima).. avrei potuto usare i tagliabiscotti ma di solito li ritrovo sempre nei momenti in cui mi servono per dimenticarmi immediatamente l'ubicazione.. ah le gioie della casa nuova!!
Vanno infornati in forno caldo (180°) per 8-10 minuti (io ho fatto 8) poi bisogna attendere che si raffreddino prima di servirli.. Io li conservo in una scatola di latta fino a che non vengono spazzolati.
Al mattino li abbino o a una tazzina di espresso fumante o ad una tazzona di tè, possibilmente al caramello, il tutto senza zucchero..
Sarà per questo che le mie giornate iniziano sempre bene, che sia lunedì o venerdì con odio visibile sul volto delle colleghe quando entro in ufficio sorridente al suono di un vivace "Buongiorno!"?
Non so.. ma non vedo il motivo di non viziarmi un po'..
A presto!
B.
Amo
la pioggia, amo il suo incessante cullarti al suono del suo incontro
con la terra, la mia casa, il mio tetto, amo quella sensazione di
raccoglimento che mi provoca, amo il colore che dipinge sul mondo.. amo
il suo essere libera e il suo cadere sempre e comunque indipendentemente
da tutto e tutti.. amo la sensazione delle gocce sul mio volto, amo
immergermi nel caldo della vasca con il suo canto in sottofondo, così
come amo addormentarmi con la sua ninna nanna.. siamo noi uomini che
abbiamo trasformato questa fonte di vita in pericolo costante.. ma questo
non mi impedirà mai di amarla con tutta me stessa..
Questa settimana ero a casa. Ho chiesto una settimana di ferie e l'ho usata nel miglior modo possibile: ho fatto amicizia con la mia nuova casa.
Si perché da due mesi ormai io e il malvagissimo famiglio abitiamo nella nuova casa, due mesi che sono stati pieni di trambusto, confusione, tentativi malriusciti di fare ordine (quando riuscirò a mettere a posto tutte le scatole del trasloco?), tutto molto bello (rifarei trasloco solo per realizzare il sogno della mia vita e cioè vivere nel castello di Piazza Castello, così realizzerei sia il sogno di vivere in centro che quello di vivere in un castello.. Vuoi mettere affacciarmi dalle finestre col mio boa fucsia e salutare con un cenno della mano la gente stile regina Elisabetta? Ecco.) e ringrazio i miei genitori senza i quali non so come avrei fatto.. ma nel momento in cui le cose principali sono state sistemate (per esempio non rimango più chiusa dentro casa e cose così) mi sono resa conto che io e lei, la mia splendida nuova casetta, non avevamo ancora fatto amicizia.
Ho deciso di rimediare in questa splendida (dal mio punto di vista) settimana novembrina: qual è a mio parere il miglior modo per fare amicizia? Prendere confidenza sempre più con la sua cucina (piccola ma ben organizzata e con uno spazio tutto dedicato a lei), per ingraziarmela mi sono dedicata alla cucina di una marmellata di peperoncini di cui prima o poi pubblicherò la ricetta che ha profumato l'intera casa, ho dedicato spazio al malvagissimo felino che miagolando mi chiedeva di mettermi sulla poltrona per poter dormire in pieno pomeriggio in braccio (poco male, la tv è davanti la poltrona.. quale miglior scusa?), ho preso confidenza col quartiere, scoprendo con mia grande meraviglia che in 20 minuti, passeggiando lentamente e godendosi il panorama, si arriva in piazza Statuto passando per un Game Stop gigante e un negozio di giochi di società che tanto piacerebbe al maritozzo della mia amicuccia e che tanto dispiacciono al mio portafogli e ultimo ma non ultimo il cafè sourire che offre il ristoro di una bevanda calda per il corpo e dei libri per la mente (mia prossima meta al più presto!).
Ma la rivelazione è stato al ritorno a casa dopo la passeggiata.
Aveva ricominciato a piovere con quella meravigliosa pioggerellina che dolcemente ti accarezza il viso (ovviamente rifuggo gli ombrelli come generassero ogni male nel mondo) e il desiderio di cercare qualcosa di caldo al mio rientro a casa si faceva sempre più incessante.. La risposta alle mie necessità è diventata lapalissiana al rientro a casa: la vasca da bagno.
Premessa, ho deciso l'acquisto della casa anche grazie alla presenza di una vasca da bagno in un bagno che fosse a tutti gli effetti una stanza e non un locale di servizio, mesi prima dell'ingresso in casa sono andata da Lush ad acquistare un set per il primo bagno.. Mesi prima! è stata la prima cosa per la casa nuova che abbia acquistato..
La preparazione è stata naturale: stufetta (già il riscaldamento in casa mia non è ancora attivo) acqua calda, spumante da bagno (non fraintendete.. è la pallotta di sali che frizza),bagno schiuma al caramello, radio, maschere di ogni tipo: viso, capelli, etc e qualche candela profumata accesa in giro.. anche il malvagissimo felino ha capito che questo era un momento solo tra me e la mia vasca e si è accoccolato paziente sul trono in sala (poverino!).. credo di esserne uscita ore dopo.. completamente ristorata e con la consapevolezza che finalmente io e Lei, la Casa, avevamo messo le basi per una profonda e duratura amicizia..
A presto!
B.
Tutto nasce da una piccola riflessione.. L'amicizia e l'evoluzione delle persone.
Negli anni poche cose della me adolescente sono rimaste in me: la follia (che però è sensibilmente aumentata), la voglia di lanciarsi in nuove avventure, l'apertura mentale. Quasi tutto il resto con le esperienze e con il mutare del tempo, è cambiato.. è splendido come alcune amicizie in tutto questo mutare si siano conservate, si siano evolute, nonostante tutto, nonostante la distanza ed altre si siano sgretolate in mille pezzettini nonostante il bene ed i legami che c'erano.. alcune poi sono state come comete che hanno brillato di luce fortissima ma si sono spente in un istante, altre come un cerino consumano il legno delle cose comuni fintanto che esistono.. tentano di resistere ma forse sono destinate ad esaurirsi.. ma non voglio parlare di questo oggi, parlo di un'Amicizia che regge il tempo e lo spazio, l'amica che sono andata a trovare un anno fa lassù in Canada, che mi ha dato l'enorme privilegio di farmi sentire parte della sua famiglia per tutto il tempo in cui sono stata con lei.. Ora, le mie abitudini alimentari sono molto diverse dale sue (vegetariana, con un marito celiaco), ma mi ha fatto scoprire quanto affetto e calore si può trasmettere una crema di verdure.. e quanto buona possa essere!
Questa prima ricetta è tutta dedicata a lei (amica mi manchi), per la prima pubblicazione, la mia prima vellutata di verdura..
Vellutata di funghi "La Prima Volta"
Ingredienti:
- 400 g
Funghi
-
80 g
Burro
-
50 g
Farina bianca
-
1
Cipolla
-
3/4 di litro
Brodo
-
1/4 di litro
Latte
- 200 ml Panna da cucina
-
2 cucchiaiate
Brandy
-
1 spicchio
Aglio
-
Olio al Tartufo
-
q.b.
Sale
-
q.b.
Pepe
Procedimento:
Pulire i funghi, tagliarli a fettine sottili poi aggiungeteli al tegame in cui avrete fatto soffriggere l'aglio schiacciato con parte del burro.
Dopo averli fatti rosolare (e aver fatto asciugare l'acqua che avranno generato), salateli, pepateli e sfumate col Brandy.
Far soffriggere almeno 50 g. di burro con la cipolla tagliata sottile in una pentola (poi aggiungeremo brodo e funghi per cui occhio alle dimensioni.. ;-)), poi aggiungere la farina e fare una specie di Roux, come per la besciamelle, aggiungere il brodo caldo e il latte e cuocere, mescolando, per circa 10 minuti.
Aggiungere i funghi e poi frullare (se vi piace avere qualche funghetto intero o per la decorazione, potete tenerne da parte qualcuno), a questo punto cuocere per 20 minuti mescolando.
Quasi a fine cottura, aggiungere la panna, se volete montata, io non l'ho fatto ed è venuta comunque ottima..
Al momento di servire dopo aver impiattato unire un filo di olio al tartufo e se volete (io l'adoro) del buon pepe nero macinato grosso.
Se ci abbinate un buon bicchiere di Pinot Nero non sbagliate..
Qui sotto il risultato della mia "prima volta"
A presto!
B.
Eccomi!
Nel mio mese preferito inizio qualcosa di nuovo, inizio a scrivere.. Ok, forse sarà difficile.. mi rendo conto che scrivo un po' come penso e come parlo.. in modo molto confusionario, perdendomi in mille pensieri diversi.. e lasciandomi guidare un po' troppo dalla mia emotività.. Argh.. ma siamo nell'Antro di Bellatrix qui..non in uno studio psichiatrico.. e quindi.. forza, iniziamo!!
Un paio di precisazioni prima di iniziare sul serio:
-Le mie intenzioni? Questo è il mio antro e io sono folle.. sarei pure ipocrita se dicessi che sarò ben organizzata e lineare.. quindi non lo farò..
Qui ci saranno in forme sparse i miei pensieri, le mie pozioni ed intrugli e alcune mie ricette, si perché la Bellatrix ama cucinare (sperimentare soprattutto) e provare le varie ricette su cavie malcapitate..
-Si sono strana: amo il freddo, l'inverno, gli animali, i libri, il kitsch, le serie tv, cucinare, il mio lavoro, il silenzio, dormire..
-Si sono strana (parte 2): non amo i bambini, il sole, troppa gente, il caldo, il caos, il mare d'estate.
Tutto qui?
No assolutamente, no.. ma volevo introdurre un paio di cose per presentarmi.. cosicché chi si appresterà a leggere non sia poi troppo stupito di quanto scoprirà in seguito..
Allora a presto (lo so, in pratica lo sto dicendo a me stessa, ma tant'è..)
B.